Da: barbara magalotti magababa67@hotmail.com
Data: Natale 2014
Carissimi amici,
mi devo imporre di fermarmi anche solo 5 minuti, per darvi mie notizie: da quando sono arrivata a La Paz non ho avuto veramente un attimo di respiro e anche ora che vi scrivo, sto rubando tempo alla redazione delle relazioni trimestrale e annuale che devo consegnare entro domani al Ministero di Governo…
Volevo solo farvi sapere che sono viva, anche se affogata letteralmente da emergenze, impegni, milioni di attività con i bambini (sopra tutto IL CAMPEGGIO!!!) e immancabili casini burocratici (il mio incubo!!!). Come sempre la mia fantozzianaggine mi accompagna: quando sono arrivata a La Paz, le valige non c'erano (arrivate dopo 2 giorni), all'aeroporto si sono dimenticati di mettermi il timbro di ingresso (dunque son dovuta correre all'ufficio dell'immigrazione, fare la fila e farmi timbrare il passaporto) e, ciliegina sulla torta, la casa era allagata: ho avuto muratori, idraulico, parquettista e vari fino alla settimana scorsa: lascio a voi l'immaginazione…
Ma meno male che ci sono i bambini!
Tre giorni di campeggio con i bambini del San Pedro sono come un mese di training duro alla sopravvivenza fisica ed emozionale!!! Questi “piccoli delinquenti” ti assorbono ogni alito d'energia, ma hanno la capacità di tirar fuori le emozioni più profonde e belle… e la soddisfazione più grande me l'hanno data frasi come: “Qui è bellissimo! Rimaniamo due settimane?” o “Che belle le nostre “celle”, sono pulite e hanno tanto finestre!! Guarda che bel panorama!!” “Hermanita, come stiamo bene qui, e voi siete come le nostre mamme!”… una tenerezza infinita!!!
Qualche giorno dopo dal rientro dal campeggio la piccola Alejandra mi corre incontro tutta sorridente e saltandomi al collo mi dice “Barbara! Lo sai che adesso ho un letto tutto per me???!!! Da ieri sera ho un materasso mio e dormo nello scaffale soppalcato in alto, nella cella del mio papà!!! Lo vieni a vedere???” l'ho stretta forte forte e ho gioito con lei della bella notizia, per questo inaspettato e tanto importante “regalo di Natale”, anche se nel mio cuore e nella gola c'era un nodo che voleva strizzarmi gli occhi e fare uscire qualche lacrima. Questa bambina mi ha messo di fronte alla mia piccolezza, al mio ridicolo senso di orgoglio, e mi ha dato una lezione magistrale: quanto è vero che devo assolutamente rivedere il metro delle mie priorità e fare un bel bagno di umiltà.
La festa di Natale organizzata dal nostro Centro come tutti gli anni è andata benissimo! Quest'anno oltre alla Cioccolattata e allo spettacolo degli attori del Teatro Trono, anche i nostri bambini (quelli che hanno partecipato al corso di Teatro durato da maggio a dicembre) hanno recitato… CHE BELLI!!!!! Sono andata in giro per il carcere a chiamare mamme e papà dei bambini perchè assistessero a questo evento. I bambini erano emozionatissimi, e anche molto orgogliosi di presentare le loro opere davanti a un pubblico molto numeroso ed io ero emozionata con loro, perché effettivamente era la prima volta che si esibivano davanti a qualche centinaio di persone: credo che questa giornata gli si sia stampata nella mente e nel cuore e ricorderanno tutta la vita questo bel momento… e anche per me è stato un regalo grandissimo, vederli sorridere, essere soddisfatti di loro stessi, aiutarsi a vicenda nel ricordare le parti, riuscire ad organizzarsi nelle comparse e nei turni di recitazione… essere, per un momento delle loro vite, i protagonisti della scena, e SENTIRSI FELICI!
Ecco qua… questi sono i “miei”bambini, i miei maestri, i miei angeli, e anche il mio punto di riferimento, la bilancia dei miei sentimenti e anche dei miei valori: sono il mio regalo di Natale prezioso e unico e che voglio condividere con voi!
Vi abbraccio tutti con affetto e insieme ai bambini del San Pedro vi auguro con tutto il cuore un Natale pieno di amore!
La vostra Barbara
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