giovedì 17 febbraio 2011

Realizziamo "Casa Solidaria"


Il carcere di San Pedro di La Paz in Bolivia è un edificio dalle dimensioni di un campo sportivo per una capienza massima di 500 persone.
Di fatto ospita 1500 detenuti e 250 bambini perchè in molti casi i loro figli sono costretti a vivere all’interno del carcere con i loro padri detenuti.

A partire dal 2002 sta funzionando dentro il carcere San Pedro un centro educativo rivolto alla cura educativa dei bambini che vivono con i loro padri.

L'associazione “LABORATORIO SOLIDALE” sostiene, coordina e finanzia questo Centro Educativo, grazie alla collaborazione dei soci e a donazioni di privati.

Ora c’è un altro sogno: “CASA SOLIDARIA” una casa per ospitare gli ex-detenuti con laboratori e un’attività commerciale, per accompagnarli verso una integrazione
socio -lavorativa.
È stata individuata una casa ad Achocalla, non lontano da La Paz al prezzo di 70.000 euro, da pagare in due anni.

URGE RACCOGLIERE FONDI!!!!!

... festeggiamo con una cena il ritorno di Consuelo e Linda che hanno lavorato nel Centro Educativo del Carcere San Pedro di la Paz per tre mesi, cercando di carpire loro un pò di energia e di entusiasmo per realizzare questo progetto.

Il ricavato della serata derivato dall’iscrizione all’associazione, da “offerta libera” e dalle consumazioni serviranno ad accrescere il fondo cassa dell’associazione.

Il menù prevede: paiella, piadina farcita e tanto altro...

CASTELLO DI SORRIVOLI
SABATO 26 FEBBRAIO 2011
Il tutto dalle 20 alle 24.

Per informazioni e prenotazioni: 0547-326308 - 0547-326035

i ragazzi e le ragazze di Sorrivoli







Progetto “Casa Solidaria” La Paz – Bolivia

Premessa
Il progetto “Casa Solidaria” nasce da anni di esperienza di volontariato all’interno del carcere San Pedro di La Paz, dove i volontari dell’Associazione “Laboratorio Solidale” hanno potuto avere l’opportunità di lavorare con i figli dei detenuti che vivono con i loro padri all’interno dell’Istituto Penitenziario e con i detenuti stessi.
Raccogliendo le testimonianze di molti detenuti, emerge un minimo comun denominatore nel tono emozionale con cui parlano del loro futuro al di fuori delle mura carcerarie: la grande paura di “perdersi”, la paura della solitudine, di non farcela a ricominciare da zero, di non sapere cosa fare della propria vita.
La condizione detentiva in Bolivia, per molte persone, soprattutto quelle più povere, con lunghe pene e quelle abbandonate completamente dalla rete familiare, non rappresenta dunque solo una privazione della libertà circoscritta nel tempo, ma si trasforma in una quasi impossibilità futura di reinserirsi onestamente nel tessuto socio lavorativo della comunità, in parte per la difficoltà individuale di queste persone di ricostruirsi una identità nuova, diversa, onesta, e il profondo vissuto di impotenza che questo comporta, ma soprattutto per un violento etichettamento, una forte emarginazione ed esclusione che la pressione sociale e culturale opera verso questa popolazione.


Contesto

La Bolivia ha uno dei redditi pro-capite tra i più bassi del continente. Questo dato contrasta con la grande ricchezza di risorse naturali e la scarsa densità della popolazione, che potrebbe far pensare ad una maggior disponibilità economica per gli abitanti. Le ragioni sono evidentemente da individuarsi nell'arretratezza del sistema produttivo e sociale. L’economia poggia in gran parte sull’esportazione di minerali (stagno, gas naturale, petrolio, zinco, oro, antimonio, tungsteno, argento, piombo) e sulla produzione agricola. Anche il tasso di alfabetizzazione, che si situa intorno al 84%, lascia trasparire una certa insufficienza nel sistema scolastico nazionale. Il sistema socio-sanitario pubblico è altamente carente, sia in mezzi come nelle risorse umane. Gli aventi diritto a questo sistema devono comunque, nella maggior parte dei casi, pagare tutte le medicine anche durante il ricovero ospedaliero. Non esistono medici curanti convenzionati e le visite vengono effettuate solo all'interno delle strutture sanitarie pubbliche. 
In Bolivia, il grado di povertà è dunque generalizzato e lo Stato non riesce a dare una risposta concreta al bisogno  di aiuto di molte fasce cosiddette “a rischio di emarginazione sociale”. Problematiche come quelle portate dai “ragazzi di strada”, alcolisti, tossicodipendenti, detenuti e ex detenuti, sono purtroppo considerate fuori dalla portata economica del paese, perché prive di una sostenibilità futura, perché non produttive. Inoltre la povertà in cui versa la maggior parte della popolazione, porta il pensiero comune a colpevolizzare le fasce sopramenzionate, a considerarle prive di diritti, non meritevoli di aiuto e sostegno, visto che hanno osato infrangere le leggi o andare consapevolmente incontro all’autodistruzione.
In realtà lo Stato, non ha mezzi economici per poter organizzare uno “stato del Welfare”, una rete di sostegno socio-sanitario, per molte delle problematiche dei cosiddetti “emarginati”. Non solo gli ex detenuti non sono accompagnati da un Servizio Sociale che vigila e li sostiene nel momento della loro uscita dal carcere, ma anche all’interno della stessa istituzione carceraria, sono lasciati a se stessi, visto che non è organizzato nessun servizio educativo e riabilitativo all’interno del carcere. Al Carcere San Pedro di La Paz, per esempio, non esiste la figura dell’educatore, ci sono 2 Assistenti Sociali e 1 psicologa per 1500 detenuti.
La mancanza totale di un progetto educativo all’interno del carcere è grave, ma ancor più grave è la mancanza di un sostegno sociale, psicologico, morale, economico, al momento dell’uscita dal carcere per le persone che hanno perso i riferimenti familiari, oppure per vari motivi devono permanere lontani dal loro luogo di residenza (per esempio per motivi legali, per cui si devono fermare obbligatoriamente in un dato distretto, per andare a firmare ogni settimana in Tribunale, per dimostrare la loro “buona condotta”). Per nulla strano dunque che la reincidenza al crimine sia altissima: circa l’80% di coloro che escono dal carcere, vi rientrano in tempi brevissimi, proprio per una assoluta mancanza di sostegno e di alternative al loro stile di vita.


Descrizione del progetto

Il bisogno al quale si vuole dare una risposta concreta è quella di una alternativa all’abbandono totale in cui versano i detenuti in uscita dal carcere, soprattutto dopo lunghe pene detentive. L’intenzione è quella di prendere per mano, accogliere, accompagnare gli ex-detenuti nella ricerca di un lavoro, di una sistemazione, aiutarli nella acquisizione di una competenza lavorativa (attraverso il coinvolgimento nel lavoro offerto dal progetto stesso), sostenerli nel loro percorso di re inserzione sociale.
L’accoglienza è rivolta in particolare a quelle persone che durante una lunga detenzione hanno perduto il contatto con la famiglia, gli amici e la rete relazionale di sostegno così importante per il recupero della speranza e della capacità di ricominciare a vivere in maniera nuova, onesta, autonoma.

“Casa Solidaria” si propone di ospitare queste persone per un periodo definito (3/4 mesi), durante il quale dare l’opportunità di cercare e sviluppare le risorse e le competenze individuali presenti in ogni persona e creare le fondamenta psicologiche ed emotive di sicurezza e di autostima verso la progressiva indipendenza e realizzazione personale.

Il progetto prevede l’acquisto di una casa già individuata in zona Achocalla (a circa 45 minuti di autobus e 30 minuti in auto dal centro di La Paz). La casa funzionerebbe come Centro di accoglienza per 2/3 ex detenuti, domicilio per i volontari dell’associazione che prestano il loro servizio in Bolivia. Inoltre il progetto intende creare un bed&breakfast  per turisti, incentivando un turismo responsabile (pubblicizzato anche sul sito dell'associazione) offrendo lavoro a due/quattro ex detenuti fin dal loro arrivo in struttura. Uno o due ex detenuti diventeranno a loro volta i responsabili della struttura e avranno la possibilità di un lavoro a tempo indeterminato nella gestione del Bed&Breakfast.

La casa che è stata individuata è immersa in una cornice collinare verdeggiante veramente bella e rilassante.  A circa 20 minuti a piedi si arriva ad un laghetto che è attrezzato con barche e zona giochi per bimbi, ristorantini e bancarelle. Vicinissima la Valle della Luna, sito turistico di interesse naturalistico. Il villaggio di Achocalla ha una piazzetta centrale, c’è una scuola, la sezione distaccata del Comune di La Paz, un centro sanitario per le emergenze, negozi di alimentari. La zona è tranquilla e non pericolosa.
La casa formata da tre unità abitative:

·      La casa principale, formata da un’ampia cucina, un tinello con camino funzionante, due camere da letto un bagno e uno studio;
·      La garconnière attigua, con un ampio spazio utilizzabile a zona notte e giorno insieme con stufa a legna funzionante, un angolo cucina, un bagno, una piccola cameretta singola;
·      Una piccola costruzione, tranquillamente ampliabile in altezza e in larghezza a costi minimi, con una stanza, un bagno, una cucina e un deposito per gli attrezzi da giardino

Tutt’intorno alla casa ci sono 2500 metri di terreno, di cui circa 400/500 metri o più di giardino e i restanti 2000 metri circa dove sarebbe  possibile sia coltivare che eventualmente costruire strutture in legno o in cemento a seconda delle esigenze (creazione di piccole rivendite o di esercizi di ristorazione per il fine settimana). 
La casa è già attrezzata di luce, acqua dalla sorgente (non ci sono costi per il consumo), possibilità di connessione internet, e soprattutto la padrona di casa la venderebbe già ammobiliata . Sarebbe praticamente già pronta per l’uso. 

Considerando le strutture presenti, la casa presenta  molti lati positivi:

·      Dà la possibilità di ospitare i volontari nella casa centrale;
·      Possiede già  lo spazio autonomo per ospitare gruppi di 4/5 turisti nella garconnière;
·      Possiede già lo spazio per ospitare inizialmente uno o due ex detenuti nella costruzione attigua alla casa (che è ampliabile se fosse necessario). 
·      Non ci sono costi aggiuntivi per l’arredamento.
Sarà necessario l’acquisto di una camionetta per poter effettuare gli acquisti alimentari e necessari al funzionamento della casa, e per poter offrire un servizio di trasporto ai turisti che alloggeranno nel Bed&Breakfast (A/R  aeroporto, centro città, escursioni in zona, ecc.).
Sarà inoltre data l’opportunità agli ex detenuti di frequentare un corso di scuola guida, e potersi munire di licenza per trasporto di persone. Questo, sia nell’ottica di un lavoro presso il B&B che della possibilità di trovare un lavoro come autista all’esterno.

Chi sono i beneficiari
BENEFICIARI DIRETTI
·      10/12 ex detenuti ogni anno
·      1/4 ex detenuti a tempo indeterminato

 BENEFICIARI INDIRETTI:
·      I nuclei famigliari degli ex detenuti
·      L’istituzione penitenziaria
·      La comunità locale


Obiettivi
OBIETTIVI GENERALI:

·      Miglioramento della qualità della vita delle persone in uscita dal carcere;
·      Promozione dell’inclusione sociale e lotta alla discriminazione contro fasce di popolazione “deboli”;
·      Miglioramento del clima relazionale tra le persone in uscita dal carcere e la famiglia di origine;
·      Miglioramento del clima relazionale tra le persone in uscita dal carcere e la società circostante;
·      Sensibilizzazione della comunità alla problematica del post-carcere.

OBIETTIVI SPECIFICI:

-       Sostegno psicologico agli ex detenuti;
-       Sostegno materiale e alloggio temporaneo, a breve termine, agli ex detenuti;
-       Acquisizione di competenze lavorative e relazionali degli ex detenuti;
-       Promozione del ricongiungimento familiare tra gli ex detenuti e le loro famiglie;
-       Ottenimento di lavoro e di indipendenza economica degli ex detenuti;
-       Creazione di una rete interinstituzionale/privata (Municipalità, Servizi Sociali territoriali, associazioni di volontariato locale, agenzie educative sul territorio) di attenzione e sostegno alle problematiche degli ex detenuti e del loro rischio di esclusione sociale.



Sostenibilità

Il progetto ricercherà la sua sostenibilità futura attraverso:

 

·           Creazione, attivazione e potenziamento del Bed&Breackfast, rivolto a turisti interessati alla conoscenza delle problematiche sociali e al contesto culturale del paese meta del loro viaggio;

·           Inserimento del Centro “Casa Solidaria” all’interno di un circuito di Turismo Responsabile, attraverso l’utilizzazione della rete internet;

·           Produzione di verdura, ortaggi, pollame per consumo interno e vendita sul mercato locale;

·           Intensificazione della rete del volontariato locale/internazionale e sensibilizzazione ulteriore delle associazioni locali che si occupano di diritti umani (es. Pastoral Penitenciaria Catolica de Bolivia e altre associazioni) della problematica degli ex detenuti e il loro rischio di esclusione sociale.

·           Inserimento del Centro “Casa Solidaria”, in un elenco di strutture che prevedano la presenza di volontari in Servizio Civile internazionale;

·           Coinvolgimento delle istituzioni locali (Ministero de Justicia, Ministerio de Gobierno (Regimen Penitenciario), ecc.) e discussione sulla possibilità di un finanziamento pubblico / privato a favore dell’azione di reinserimento sociale e lavorativo rivolta agli ex detenuti.
·      L’attività del bed&Breackfast riuscirebbe a finanziare sia le spese di gestione della casa stessa
   che, in parte, anche le spese relative alla gestione del progetto “Centro Educativo Alegrìa”  
   (progetto promosso e coordianto dall’Associazione di volontariato “Laboratorio Solidale” già in
   funzione dal 2002, a sostegno dei figli dei detenuti che vivono con essi nel carcere San Pedro di
   La Paz).


PREVENTIVO SPESE  PROGETTO “CASA SOLIDARIA”

VOCE SPESA

Costo in USD

Costo in Euro (circa)
Acquisto CASA e TERRENO
80.000,00
60.000,00
Spese legali e fiscali proprietà casa3.000,002.200,00
Acquisto Camionetta
35.000,00
26.000,00
Costi iscrizione Registro IMPRESE (attività BED&BREAKFAST)
1.500,00
1.100,00
Scuola Guida (per due persone)
400,00
300,00
AVVIAMENTO CASA (trasloco, allacciamento luce, mobilio e accessori, sistemazione sentiero di ingresso)
15.000
11.000,00
TOTALE
134.900,00
100.600,00

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