martedì 16 giugno 2020

Buona Pasqua!

30/03/2018

La settimana scorsa  i detenuti del coro della chiesetta del carcere San Pedro mi hanno invitata a cantare alla messa della domenica delle palme. Nelle ultime tre settimane il lavoro e gli impegni sono stati veramente tanti e la stanchezza era tanta…ogni singolo muscolo del mio corpo e ogni singolo neurone reclamava RIPOSO… ma gli occhi supplichevoli dei ragazzi mi hanno convinta e così il sabato ci siamo incontrati per fare le prove delle canzoni ed insieme abbiamo scelto la “play list” e provato tutta la scaletta… circa una decina di detenuti di tutte le età, tanti sguardi diversi, tante storie dietro a quei volti… come sempre l’aver vinto la stanchezza e il donare del tempo a qualcuno che reclama compagnia e presenza umana, mi ha ripagato con tanta gioia interiore…
Il giorno seguente i ragazzi erano quasi sorpresi di vedermi arrivare presto… pensavano che siccome ero tanto stanca, alla fine non sarei andata.  Entro nella cappella del carcere e i ragazzi appena mi vedono mi accolgono con dei sorrisi che rimarranno stampati nella mia mente e nel mio cuore per sempre…che teneri!! Che bellezza i loro abbracci e le strette di mano…
Cantare in mezzo ad un centinaio e più di detenuti è una sensazione forte, di grande impatto emotivo…sentire che queste persone, delinquenti recidivi, disastri umani che per il resto del mondo non meritano nulla se non marcire dentro a questa galera, si concentrano con una attenzione incredibile sulle parole dei salmi, che partecipano leggendo le letture con sentimento, mi porta nuovamente a riflettere sull’assurdità della discriminazione e del pregiudizio…
Il vangelo della passione di Cristo mi commuove, e la mia mente viaggia a salutare le tante persone torturate, perseguitate, uccise per aver coraggiosamente difeso  i diritti umani, per aver lottato contro le ingiustizie… “Eloi, Eloi, lema sabactàni?? Dios mio, Dios Mio porqué me has abandonado??”… una lacrima scende e timidamente il chitarrista seduto al mio fianco mi passa un pezzo di carta igienica per asciugarmi gli occhi, con un sorriso tenero… con la coda dell’occhio vedo un detenuto in seconda fila che piange, mi guarda e mi sorride con le lacrime agli occhi… la commozione  è forte… sento tanta vicinanza con questi uomini così disastrati, così abbandonati, così in fondo alla fila “degli aventi diritto a qualunque cosa”, che tutto ad un tratto la commozione si trasforma in profonda gioia per poter condividere con loro gran parte della mia vita e poter intuire il “rovescio della medaglia”, condividere con gli ultimi i loro sentimenti , le loro  emozioni, le loro storie di vita…e rendermi conto della mia grande fortuna…
La canzone che abbiamo scelto per concludere la messa è “Todo Cambia… Cambia lo superficial, cambia tambien lo profundo, cambia el modo de pensar, cambia todo en este mundo… y asì como todo cambia, que yo cambie no es extraño” … Canto … e mentre scandisco le parole, le sento in tutta la loro forza e verità… tutto cambia, tutto si trasforma, tutto cresce, lascia un segno e getta semi che cresceranno a loro volta…
Uscendo dal carcere tanti abbracci e tanti sorrisi, tanto scambio umano e tanta energia positiva che mi è arrivata come uno “tsunami d’amore”, guarda un po’, da chi meno ha e meno riceve.
Buona Pasqua anche a voi!
Un abbraccio grande
Barbara

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