domenica 25 luglio 2010

Laboratorio Solidale: un collo, una casa, una magia...

di William Stabile



Cari soci,

dicono che Dostoievsky ebbe sempre l´ossessione che le case dove abitava fossero all’angolo di una via con le finestre sulle due strade. Ne cambio´ diverse e non visse in nessuna di loro piu´di tre anni. Lo scrive Mario Vargas Llosa sul “El Pais” di qualche giorno fa. Non so se Barbara abbia la stessa ossessione del grande scrittore russo, ma e’ un fatto che la nostra casa sorge all’angolo di una strada nel bel quartiere di Sopocachi a La Paz. Sorge all´angolo di un quadrivio e di fronte al Forum, uno delle disco piu´antiche e ancora in auge a La Paz. E´ una bella casa, spaziosa ed accogliente, una villetta protetta da alti alberi e circondata da un stretto giardino. Deve essere stata costruita tra gli anni 50’ e 60’. Noi occupiamo il piano superirore. Barbara ha fatto una magia impegnandosi in questa casa che sentiamo come nostra. Lei si fa chiamare Magababa. Cioe’ una Barbara maga che fa le magie. Non so voi, ma io la leggo cosi: credo che questa Maga abbia fatto una di quelle piccole grandi magie…

C´è un bel sole. Mi affaccio al balcone assolato e volgo il volto ed il collo al caldo sole. Mi riscalda mentre mi avvolge tutto nella sua sciarpa di calore. Non mi conoscete, ma io sono completamente pazzo, perche´ anche qui a La Pazz, riesco a sentire il mare Mediterraneo e le nostre coste, e per un attimo, mentre osservo le vette innevate dell´Illimani in lontananza, sento di essere a casa, in Costiera Amalfitana. Mica c´è tanta differenza, poi?!

Dal balcone della nostra casa, la casa che Barbara ha fortemente voluto, che sorge all’angolo di una strada dove strilloni al mattino vendono giornali, a volte da questo balcone, con un po´d´immaginazione, si puo´ vedere anche il mare…Cosi´ non vi sentirete mai tanto lontani.

Il sole mi riscalda il collo. Sì, il collo… Sono giorni che il collo mi tormenta. Poi capisco, intuisco… Qualche settimana fa, mentre il sole sfiorava il mio collo, Jorge, un interno del San Pedro, pensava di imppiccarsi e la corda provava gia´ il suo collo, nella buia cella di Guanay, una sezione del carcere. A San Pedro dicono che aveva tre donne che lo venivano a trovare spesso e che forse, avendo saputo le tre di condividere lo stesso uomo, e lo stesso amore, si siano accordate tra loro per creargli un qualche problemino in modo da spingere Jorge a fare il salto. Si e´impiccato in un cella dal soffitto alto un metro e mezzo. Non si capisce bene come si faccia, ma dicono che qui spesso accade, e che forse le tre lo abbiano aiutato a posizionarsi in maniera corretta affinche´ la corda non fallisse.

Mentre lui e le tre fissavano la corda al soffitto, io sentivo il sole sul mio collo, ed il Padre Filippo si trovava un nugolo di bimbi appesi al suo collo. Solo, distribuiva le caramelle nel Kinder. Lo vidi, ed i bambini felici, quasi impazziti per qualcosa che non ricevono mai, lo stringevano forte forte al collo, si appendevano e scalciavano nell´aria come cavallette, mentre il suo volto si tendeva in una smorfia di paura.

Non illudiamoci, siamo dei privilegiati, anche da volontari. Siamo, como si dice qui, dei “culleos blancos”, dei colletti bianchi. Ed il nostro collo rimane sempre pulito e profumato. Io cerco di salvarmelo, mentre continuamo a lavorare nel carcere dove si vive e si muore…


Colazione

A La Paz, per il freddo hanno richiuso le scuole. Cosi abbiamo avuto tre settimane di vacanze. Cio´ significa che il nostro Kinder per i bimbi dei carcerati rimane aperto e si lavora a ritmo ancora piu´ serrato. Ci son piu´ di 100 bimbi, che al mattino e al pomeriggio ci vengono a trovare e cerchiamo di fornire il desayuno escolar (latte, riso, merende etc..) che non viene distributo dal Comune di La Paz durante le vacanze. Cosi faccio la spola quasi giornalmente tra il mercato, il supermercato ed il carcere per portare viveri ai bambini.

Intanto, io e Filippo, abbiamo scoperto e denunciato che il desayuno escolar, magra colazione per uno abituato a cappuccino e cornetto, vi assicuro, veniva spesso consegnato ma rubato o dirottato verso corrotte bocche fameliche prima che di arrivare al Kinder. Dinamiche penali!


Cosa potremmo fare

Torno nella casa dove entra il sole. Vedo i nostri letti a castello, ho una stretta al collo e come un grillo mi salta in mente che forse potrei impiccarmi anche io ad uno dei nostri letti. Cosi i giornali parlerebbero di me e avreste il primo martire dell´Associazione… ed un pretesto per venirmi a trovare.

Abbiamo una bella cosa dove entra il sole, Barbara ha fatto le cose per bene. Buona disposizione delle stanze, un grande bagno con vasca ed acqua calda e una cucina luminosa. La casa puo´ ospitare, comodamente, e con un po´di pazienza e rispetto umano, dai 3 ai 5 volontari che non si devono sacrificare a fare i volontari nella polvere. Possono vivere bene, entrare in carcere, viaggiare in Bolivia ed usare la casa come punto di partenza, associandosi o pagando qualcosa! Possiamo fare da assistenza turística a chi vuole esplorare la Bolivia ed i paesi confinanti. Potremmo creare la nostra agencia turística italo-andina. Ed iniziare cosi´ una nostra attivita´turistica-commerciale per auto finanziarci …

Venite a trovarci!

Vi lascio perche´ oggi vado a rappresentare Laboratorio Solidale a La Red Distrital de Cotahuma contra la violencia en la familia y del niño, del Departamento di La Paz. E´ una rete che unisce varie associazioni, gruppi e movimenti di base paceñi oltre a gente interesante. Noi siamo presenti. La Rete beneficia della presenza e del riconoscimento del Comune di La Paz, e cio´potrebbe portare ad una relazione o un accordo con il Comune di Rimini dove noi abbiamo sede.

Intanto potremmo muoverci anche attraverso il COIBO (Coordinadora Ong Italiane in Bolivia), un network che unisce le ONG italiane in Bolivia, e consolidare cosi´la nostra presenza sul territorio. I primi amici boliviani hanno espresso un forte interesse per l´associazione, per il carcere e per il lavoro che svolgiamo. Sarebbe interesante coinvolgerli nelle nostre dinamiche carcerarie.

William Stabile